Tra le conseguenze più pesanti della cosiddetta “disfatta di Caporetto” c'è l'odissea dei profughi civili, donne, vecchi, bambini, che nell'ottobre del '17 furono costretti ad abbandonare Udine, Treviso, Venezia e tante altre località minori. Quell'esodo di massa costituisce, per certi versi, un caso unico nella storia dell'Italia unita ed assume una molteplicità di significati. I fuggiaschi riparati in Italia diventarono, in qualche modo, il ritratto della zona occupata, il segno più tangibile di una guerra vicina e minacciosa, in cui alla dimensione militare si aggiungeva una dimensione civile, difficilmente decifrabile.
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